Questo arbusto appariscente attira l’attenzione: in estate si gode di bellissimi fiori bianchi, mentre in autunno e in inverno di frutti rosso sangue. Il viburno corallo si trova spesso nei giardini, nei parchi, sulle rive dei fiumi e dei laghi o ai margini dei boschi. Tuttavia, pochi sanno che non si tratta solo di un arbusto ornamentale, ma di un vero e proprio toccasana per la nostra salute.
Ci sono piante che apparentemente servono solo a deliziare i nostri occhi, ma che in realtà nascondono un grande potere. Senza dubbio, il viburno è una di queste. Lo vediamo spesso nei giardini o crescere spontaneamente, ma pochi sanno che vale la pena prepararne tè, marmellata o succo. Non solo saranno gustosi, ma anche molto salutari.
Il viburno non è solo un arbusto ornamentale

Il viburno (Viburnum opulus) è uno degli arbusti più belli che si possono trovare in molti giardini. Si trova spesso anche ai margini dei boschi, soprattutto vicino ai ruscelli. Il periodo di fioritura cade tra maggio e giugno, quando si ricopre di fiori bianchi, mentre in autunno attira l’attenzione con i suoi frutti rosso vivo.
In effetti, il viburno sembra una tipica pianta ornamentale e per la maggior parte delle persone svolge proprio questa funzione, ma è bene sapere che le sue proprietà vanno ben oltre la funzione estetica. In che modo può aiutare l’uomo? La risposta va cercata nella medicina tradizionale popolare: il viburno è apprezzato da tempo per le sue proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie e calmanti.
Molti si chiedono però come sfruttare i benefici di questo intrigante arbusto. I frutti del viburno sono sicuramente commestibili? Sì e no. È difficile dare una risposta univoca a questa domanda. Se consumati in grandi quantità, i frutti crudi del viburno possono causare intossicazioni con sintomi quali nausea, vomito, vertigini o disturbi del linguaggio. Nei casi più gravi, l’intossicazione da viburno può portare anche alla morte. Per poter consumare i suoi frutti in sicurezza, è necessario congelarli per almeno 24 ore.
I frutti, i fiori e la corteccia del viburno hanno proprietà salutari
Come sfruttare le proprietà salutari del viburno? Da questo arbusto si possono ricavare tre tipi di materie prime erboristiche: frutti, fiori e corteccia. Contengono, tra l’altro, flavonoidi, tannini, pectine, composti fenolici e oli essenziali.
Vale la pena prestare particolare attenzione ai flavonoidi, che sono di grande aiuto quando si tratta di lenire le infiammazioni, rafforzare i vasi sanguigni o mantenere il corretto livello di zucchero nel sangue. Inoltre, possono anche prevenire lo sviluppo di tumori.
Le pectine, invece, sono fibre alimentari naturali con azione probiotica, che favoriscono il corretto funzionamento dell’intestino. Se consumate regolarmente, possono portare, tra l’altro, a:
- rafforzamento della microflora batterica intestinale,
- riduzione di diarrea, flatulenza e costipazione,
- attenuazione del reflusso esofageo.
Inoltre, le pectine sono importanti nella prevenzione dello sviluppo del diabete e aiutano anche a purificare l’organismo dai metalli pesanti.
Il viburno è noto come rimedio per i disturbi mestruali, in particolare per i dolori e le emorragie eccessive ad essi associati. È sufficiente versare mezzo cucchiaino di corteccia essiccata in un bicchiere di acqua calda, far bollire e filtrare. Tre cucchiaini bevuti dopo i pasti dovrebbero aiutare ad alleviare i dolori.
Inoltre, gli infusi di viburno possono essere di aiuto nell’alleviare la tosse fastidiosa e i sintomi del raffreddore, soprattutto grazie alla presenza di vitamina C.
Cosa fare con i frutti del viburno?

Cosa fare con i frutti del viburno? A quanto pare, possono svolgere un ruolo importante anche in cucina, ovviamente dopo essere stati congelati, quando perdono la loro caratteristica amarezza. Con i frutti del viburno si possono preparare deliziosi prodotti ricchi di vitamine.
I frutti di viburno sono ottimi anche per succhi, marmellate, liquori o sciroppi. Se invece avete voglia di un tè sano e delizioso, potete anche essiccare il viburno (sia i fiori che la corteccia e i frutti).






